Il complesso logistico di Balocco copre una superficie totale di 34.000 mq. Di questi, oltre 31.000 sono adibiti a magazzino, mentre 1.500 sono destinati ad uffici. La struttura è predisposta per un eventuale frazionamento in due comparti, rispettivamente di 20.000 mq e 14.000 mq circa.
Altri numeri per comprendere le caratteristiche e i punti di forza dell’intervento: 38 baie di carico; 70 posti auto interni e 156 esterni; 33 parcheggi interni per bilici; 35 metri di profondità di piazzale; 12 metri di altezza sotto trave nei magazzini, il cui pavimento vanta una portata di 5 tonnellate/mq.
Nella realizzazione delle strutture si è optato per un sistema prefabbricato di tipo Bacacier, che articola una maglia strutturale di 18×18 metri. Tale sistema permette di ottenere un manufatto in calcestruzzo particolarmente leggero, evitando specifici accorgimenti di rinforzo per le fondazioni. A livello di componenti, la struttura consiste normalmente in una doppia orditura di travi: quelle principali con sezione filante ad altezza costante e quelle secondarie, gli arcarecci, con sezione a T, sempre ad altezza costante, con sostegno ribassato sulle travi principali. Nel caso specifico, però, si è optato per una variante sostituendo l’arcareccio con il Tegolo ad Omega rovescio (Dallone), che non altera l’interasse di 6 metri determinato dalla portanza della lamiera grecata di copertura. La soluzione, motivata perlopiù da scelte gestionali e di sostenibilità nell’approvvigionamento delle componenti strutturali, prodotte nell’adiacente stabilimento Moretti di Balocco, somma ai vantaggi del sistema tradizionale anche i vantaggi del Dallone, quali la grande resistenza torsionale dell’impalcato e l’elevata compatibilità con le forometrie impiantistiche.
In appoggio alla lamiera, completano la stratigrafia di copertura la barriera al vapore, l’isolante XPS e da ultimo il manto finale in TPO. Prodotto in rotoli di grandi dimensioni, il TPO non solo si rivela più adatto a coprire ampie superfici, ma in fase di stesura richiede un sistema di riscaldamento a induzione, di gran lunga più sicuro rispetto al tradizionale sistema di posa in opera con fiamma necessario con la guaina. Tale manto è inoltre ideale per gli impianti fotovoltaici: non sono infatti richieste zavorre ed ancoraggi, ma si possono adoperare supporti preformati, anch’essi saldabili tramite induzione, evitando pesi aggiuntivi e forature.
Per quanto riguarda la sicurezza, la struttura garantisce una resistenza al fuoco REI 120, e il sistema antincendio a sprinkler modello ESFR 22 è connesso al serbatoio di riserva idrica e alle pompe collocate nell’apposito locale.
In termini di sostenibilità l’edificio ha ampiamente soddisfatto i criteri necessari per la certificazione LEED di livello Gold. Un risultato ottenuto tramite opportuni accorgimenti sia nella gestione del cantiere che nell’ideazione e produzione delle componenti. Durante il cantiere, infatti, è stato seguito un piano ESC per la prevenzione dell’inquinamento; si è differenziato più del 75% dei rifiuti prodotti; sono stati costantemente monitorati gli EPD durante tutte le fasi realizzative. In termini di soluzioni progettuali e costruttive, sono stati preferiti materiali prodotti localmente, sfruttando anche la vicinanza dello stabilimento Moretti di Balocco, e con alto contenuti di riciclato (su tutti, l’acciaio adoperato presenta una percentuale di riciclo attorno al 90%); nelle aree esterne i sottofondi sono completamente realizzati con materiale di riciclo; i parcheggi presentano una permeabilità superiore al 50%; le aree e verde sono piantumate con specie vegetali native e che non necessitano di irrigazione; il 50% delle baie di carico presenta punti di alimentazione elettrica.
In termini di attenzione alla salute dei lavoratori, grande cura è stata dedicata agli spazi di lavoro interni: l’illuminazione degli uffici, in particolare, fa ampio ricorso alla luce naturale garantita dalle finestrature perimetrali. Una caratteristica, questa, assai rara nella logistica, e che rende il complesso ideale anche come sede aziendale.
La progettazione, infine, è stata completamente sviluppata in ambito BIM, consentendo di massimizzare la collaborazione con i progettisti della committenza.